Le figure del dramma che l’umanità vive oggi ancora come lo ha vissuto ieri: potenti che schiacciano deboli e malvagi impudenti che rubano agli innocenti la loro stessa innocenza. Le figure, assemblate, non dissonanti, vanno a comporre pittoricamente una figura unica, che riassume con un segno forte l’opacità della tragedia della storia. Deformati, ma profondamente diversi, la vittima e il carnefice. La vittima ha sigillo espressivo anche di chi non si arrende, di chi resiste all’oltraggio (Prof. Mario Cossali).